La sostenibilità nelle scuole: il percorso EMAS dell'istituto ITET Felice e Gregorio Fontana di Rovereto
L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite chiede a tutte le nazioni e ai Paesi di perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Per fare questo ha bisogno di coordinamento politico, economico e contributo da parte delle imprese, della pubblica amministrazione e anche da parte della società civile.
Ecco perché diventa di importanza rilevante il contributo che anche le scuole possono fornire nell'inserire all'interno delle proprie attività, percorsi dedicati alla sostenibilità con riferimento all'Agenda 2030, sia di educazione alla sostenibilità - EAS sia di progettualità che coinvolgono in prima persona gli attori che lavorano e frequentano gli istituti di istruzione.
Per esempio, a Rovereto in provincia di Trento, una scuola di secondo grado, l' Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Felice e Gregorio Fontana" , ha deciso di perseguire questi obiettivi di sostenibilità, oltre ai percorsi di EAS, decidendo già nel 2011 di aderire volontariamente alla certificazione ambientale della Comunità europea EMAS - Eco-Management and Audit Scheme .
Questa Certificazione europea fa parte degli strumenti volontari che un’organizzazione decide di utilizzare per analizzare e poi comunicare i propri aspetti ambientali che solitamente riguardano il consumo di energia, acqua, la gestione dei rifiuti, la biodiversità e gli impatti specifici che può avere in base al tipo di attività. Vengono poi stabiliti degli obiettivi da perseguire, scelti in base ai dati dei consumi che ha avuto l'organizzazione nel corso dell’anno, tutto questo viene riportato all'interno di una pubblicazione a disposizione di tutti, chiamata Dichiarazione Ambientale. Infine, tutto il sistema implementato viene sottoposto ad una verifica, chiamata audit, da parte di un Ente esterno, specializzato in questo tipo di percorsi che poi comunica ad ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale la validità del tutto. ISPRA al suo interno ha un Comitato Ecolabel Ecoaudit dedicato che poi emette formalmente il certificato, dopo aver consultato le ARPA/APPA competenti per il territorio.
Nello specifico caso dell'ITET Felice e Gregorio Fontana, coinvolgendo in questo percorso, gli studenti, i docenti, il personale e le famiglie ha permesso di mantenere la certificazione EMAS e ridurre ogni anno i propri consumi e ampliando i propri progetti, come per esempio la stima dell'impronta ecologica della scuola. Nel 2019 è stata calcolata pari a 222 tonnellate di CO2 che, volendo compensarle, sarebbero necessari circa 32 ettari di foresta, 38 alberi per ogni utente. Da queste considerazioni poi viene deciso quale attività o progetto portare avanti con la Scuola.
Albero della sostenibilità ITET Felice e Gregorio Fontana
Altro elemento specifico, sviluppato proprio dall’Istituto, è la possibilità di calcolare l'impronta ambientale dei viaggi d'istruzione: http://daado.fgfontana.eu/emas.php per poi passare ad azioni che gli studenti e le loro famiglie possono attuare per compensare le emissioni di CO2 relative: sostenere il progetto Otonga in Ecuador o altri progetti di riforestazione nel mondo con un contributo di 1 euro/albero, dedicare del tempo per un attività scolastica di salvaguardia ambientale, svolgere un attività sulla sostenibilità ambientale, concordata in famiglia o con gli amici.
Per vedere i miglioramenti ambientali dell’istituto e tutte i progetti svolti o in corso d’opera raccolti nella loro Dichiarazione ambientale è possibile consultarli qui:
La certificazione EMAS rientra a pieno titolo all’interno dei target del GOAL 12: entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali e incoraggiare le imprese, ad adottare pratiche sostenibili e integrare le informazioni sulla sostenibilità nelle loro relazioni periodiche. L'impegno e i risultati raggiunti dall’impegno dell’Istituto Felice e Gregorio Fontana possono essere un esempio di best practice da portare anche in altri Istituti.
