Provincia autonoma di Trento

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IN TRENTINO

GOAL 17

Il Goal 17 ci chiede, entro il 2030 di rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile, tramite la finanza, la tecnologia, la costruzione di competenze e capacità, il commercio e le questioni sistemiche. Per questo Goal, che si propone di attivare una partnership per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030, si vuole mettere in evidenza il ruolo strategico dei diversi attori che operano sul territorio trentino. 

Anno 2030: “Caro, ricordi oggi sono passati 10 anni dal giorno in cui ci siamo conosciuti durante quel progetto internazionale a Macao!” “Oh si, lo ricordo bene, era l’anno degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e ricordo la fatica per far collaborare insieme i nostri colleghi... Ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Forse la nostra specie dopotutto è destinata a collaborare per perseguire un benessere globale.

A livello internazionale, l’Unione Europea è tra i principali sostenitori delle politiche di cooperazione allo sviluppo. Peraltro, presso la Commissione Europea è istituita la direzione generale della  Cooperazione internazionale e dello sviluppo DG DEVCO  con il compito di supportare lo sviluppo e gli aiuti internazionali. Un ruolo strategico è svolto anche dall’OCSE -  Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico  (nell'acronimo italiano,  OECD  in inglese).

In Trentino gli attori della cooperazione internazionale sono sia pubblici che privati: è presente un Ufficio dedicato alla  Cooperazione allo sviluppo  (incardinato sotto l'UMST Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna) che si relaziona con le associazioni attive, supporta le organizzazioni e la programmazione per la partecipazione provinciale al sistema nazionale di cooperazione allo sviluppo introdotto dalla  legge 125/2014 .

Di particolare rilievo sono le iniziative e i progetti promossi dalle numerose associazioni del settore, dal Centro per la Cooperazione Internazionale, dagli istituti di ricerca e dal mondo profit.

Molti sono i progetti che hanno messo a sistema realtà differenti.
Per citarne uno ad esempio, i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler - FBK di Trento hanno collaborato con la Northeastern University di Boston, la Florida Univeristy, il Centro Fred Hutchinson per la ricerca sul cancro di Seattle e i Medici con l’Africa CUAMM allo studio internazionale “ Containing Ebola at the Source with Ring Vaccination ”, per trovare il modo più efficace nel contenere future epidemie di Ebola, anche quando sono disponibili poche dosi di vaccino.

Oltre 200 associazioni si occupano di cooperazione allo sviluppo in Trentino e da qualche anno è nata l’esperienza di  FaRete più di 50 associazioni riunite con l'obiettivo principale di coordinare e promuovere iniziative congiunte.

Inoltre la Provincia Autonoma di Trento, l’Università di Trento, la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, il Comune di Trento e il Comune di Rovereto sono soci del  Centro per la Cooperazione Internazionale , un’associazione no profit e indipendente impegnata nella formazione, analisi, promozione e informazione sui temi dell’economia, della cooperazione internazionale, dell'integrazione europea, della promozione dello sviluppo umano, della pace e dei diritti umani anche in riferimento all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il Centro per la Cooperazione internazionale - CCI fornisce spazi di condivisione come  Connection HUB  che offre servizi di progettazione a bandi, consulenza e formazione a imprese e ONG.
Il CCI ha inoltre organizzato insieme a Industrio Ventures un  Industrio Talk , un evento informale tra imprenditori, tecnologi e decision maker da tutto il Trentino-Alto Adige con esperienze nel settore dell'innovazione sociale e della cooperazione internazionale. 

La cooperazione internazionale allo sviluppo è fondamentale per creare reti e relazioni con il resto del mondo che risultino utili anche alla realtà trentina: permettono infatti di acquisire conoscenze e di tessere nuovi scambi economici e virtuosi in ottica di win-win per tutti gli attori partecipanti.

Il goal 17 è forse tra i più difficili da attuare perché implica la collaborazione tra attori pubblici e privati, tra economie con diversi livelli di sviluppo, ma soprattutto perché deve promuovere un’azione di sistema per raggiungere una sostenibilità globale: ambientale, sociale ed economica.

 

Rafforzare il partenariato mondiale e i mezzi di attuazione per lo sviluppo sostenibile

Un'agenda di sviluppo sostenibile di successo richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. Questi partenariati inclusivi basati su principi e valori, una visione condivisa e obiettivi condivisi che mettono al centro le persone e il pianeta, sono necessari a livello globale, regionale, nazionale e locale.

È necessaria un'azione urgente per mobilitare, reindirizzare e sbloccare il potere trasformativo delle risorse economiche  per realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile.