Provincia autonoma di Trento

L'ACQUA CHE BEVIAMO

GOAL 6 

Il Goal 6 include nei suoi target il raggiungimento entro il 2030 di un aumento dell'efficienza idrica da utilizzare in tutti i settori e la riduzione in modo sostanziale del numero delle persone che soffrono di scarsità d'acqua.

Anno 2025 “Nonna, sei sempre la solita, non ti ricordi mai la tua Eco-Bottle” “Hai ragione Luca, ma sai, una volta non esistevano le borracce in alluminio come oggi. Pensa che le persone non volevano bere l’acqua del rubinetto perché pensavano non fosse buona e gli acquedotti disperdevano addirittura il 35% di acqua lungo il percorso dalla sorgente al rubinetto. Poi però, grazie a una massiccia campagna informativa sono riusciti a rendere appetibile l’utilizzo dell’acqua di casa. Nel frattempo la maggior parte degli impianti idrici sono stati ristrutturati, eliminando le perdite. Pensa che anche diversi sportivi si sono prestati come water ambassador. E a quanto pare ha funzionato davvero bene!”

Da una ricerca ISTAT del marzo del 2019, emerge che il 29% degli italiani non si fida a bere l’acqua dal rubinetto. Nel nel Nord-est la percentuale scende al il 17,8%  e in Trentino il dato è ancora più incoraggiante: solo il 5% delle persone non ha fiducia dell'acqua del proprio rubinetto di casa.

Questa grande fiducia nella bontà dell'acqua dell'acquedotto è probabilmente dovuta alla percezione che le persone hanno nelle risorse idriche del territorio. Il Trentino si caratterizza per la presenza abbondante di acqua e le Agenzie della Provincia svolgono regolarmente azioni di monitoraggio e tutela di questa preziosa risorsa.

La Provincia ha infatti una buona programmazione nell'utilizzo delle acque, grazie al Piano Generale per l’Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP), strumento di governo delle risorse idriche adottato nel 2006, e una buona rete di controlli che vengono effettuati per monitorare la qualità dei corpi idrici, grazie al Piano di Tutela delle Acque del 2004.

Ogni singolo comune inoltre, deve gestire e monitorare in maniera adeguata i propri acquedotti pubblici tramite un documento chiamato Fascicolo Integrato Ambientale (FIA) all'interno del quale sono raccolti dati ed informazioni che costituiscono la carta d'identità dell'acquedotto. Queste informazioni agevolano il confronto tra la situazione presente e gli eventuali miglioramenti attuabili sull'impianto, come ad esempio sistemare le tubature per arginare le perdite.
Tutto ciò porta ad una maggiore conoscenza oggettiva dei punti di forza e di debolezza presenti sul territorio e all'attivazione di buone pratiche per una gestione più oculata di una risorsa limitata come l’acqua.

Grazie a tutto questo lavoro dietro le quinte che la Provincia e i Comuni fanno giornalmente, è possibile verificare le caratteristiche dell’acqua potabile prelevata in alcuni comuni trentini sul portale web “ L’acqua che beviamo ”.
Per ogni zona sono evidenziati i punti di prelievo, fontane pubbliche o utenze, che regolarmente sono controllati dal Laboratorio di Dolomiti Energia Holding.
Nell'ottica di un maggior attenzione e trasparenza è facile quindi accedere ai dati più significativi dell’acqua erogata dall'acquedotto

Un litro d’acqua del rubinetto costa al cittadino 400 volte meno di un litro in bottiglia, inoltre le sue caratteristiche vengono monitorate costantemente: un costo decisamente sostenibile in un luogo estremamente accessibile: casa nostra!

 

Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie

La scarsità di risorse idriche interessa oltre il 40% della popolazione mondiale: una cifra che potrebbe aumentare in conseguenza al cambiamento climatico in atto.
Nel mondo più dell’80% delle acque di scarico risultanti da attività umane vengono reintrodotte nei fiumi o nel mare senza adeguati trattamenti di depurazione, portando all'inquinamento e al deterioramento delle risorse idriche.
Per una gestione sostenibile delle risorse idriche è necessario anche un utilizzo responsabile da parte della società civile e dell’agricoltura.