Provincia autonoma di Trento

BIO ENERGIA TRENTINO

GOAL 7 

Il Goal 7 chiede che entro il 2030 venga assicurato a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.

Anno 2027 "Domani passa il BioET Machine a portare l’ammendante per il nostro vigneto e a prendere l’umido, ricordati di chiedergli perché la bolletta sul biometano è così elevata questo mese", "Bene! Mi faccio trovare al campo allora. Credo che forse la fattura è così alta perché abbiamo prestato l’allaccio al nostro vicino Luca per il suo trattore. Ricordi che aveva subito quella brutta frana e il suo impianto era stato danneggiato ed era rimasto senza corrente elettrica e biometano...”

Il biometano è un biocombustibile che si ottiene grazie ad un processo chiamato upgrading del biogas, che si ottiene  dalla digestione anaerobica (senza ossigeno) di sottoprodotti agricoli, reflui zootecnici e fognari, colture o dal rifiuto umido-organico proveniente dalla raccolta differenziata svolta dalla popolazione nei centri abitati.

Un ciclo virtuoso, proprio dell’economia circolare, che impiega la materia di scarto e la trasforma in un combustibile di origine non fossile. Potenzialmente l’Italia, secondo il CIB – Consorzio Italiano Biogas , potrebbe produrre entro il 2030 fino a 8,5 miliardi di metri cubi di biometano, pari a circa il 12-13 % dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale.

Il biometano infatti può diventare un fonte energetica strategica nel settore dei trasporti e dei consumi domestici giocando un ruolo fondamentale nella transizione energetica, offrendo occasioni di rilancio per le imprese, soprattutto agricole, oltre che uno strumento nella gestione dei rifiuti della popolazione. 

Immagine tratta dal sito bioenergiatrentino.it 

In Trentino è presente  Bio Energia Trentino  srl, che è attiva sul territorio dal 2012. L'azienda si è impegnata a trattare il rifiuto organico del territorio trentino nella dimensione del 75% della produzione annuale e si sta organizzando per ricevere la rimanente parte di rifiuto prodotta dal bacino trentino.

Attualmente Bio Energia Trentino è autorizzata al ritiro e al recupero di 60.000 tonnellate del rifiuto umido-organico e verde sull'intera regione del Trentino Alto Adige, trasformandoli in sottoprodotti, che possano divenire risorse utili ed ecologicamente compatibili creando una filiera di economia circolare. 

Il rifiuto prodotto dalla popolazione nelle proprie abitazioni o nelle aziende, viene restituito, dopo essere stato nobilitato, all'agricoltura per dare vita ad una nuova catena alimentare, come ammendante e nello stesso momento a produrre energia elettrica e biometano per autotrazione.

Infatti, già dal 2018 è in costruzione un nuovo impianto di UpGrading che verrà ultimato a metà del 2020 e che permetterà di portare dall'impianto di Cadino, attraverso la rete nazionale SNAM, il rifornimento a Trentino Trasporti e alimentare l’attuale flotta di 42 autobus a metano (che verrà ampliata fino a 64 tutti con alimentazione a biometano) che circolano in città.

Da un rifiuto si riescono a recuperare 3 importanti sottoprodotti riutilizzabili sia dal cittadino che dall'imprenditore. Questo processo è un esempio di come sia possibile costruire un futuro sostenibile utilizzando sistemi di energia economici, affidabili e moderni, partendo dall’idea che tutto meriti una seconda possibilità!

 

Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Tra il 2000 e il 2016 a livello mondiale il numero di persone che ha accesso all'elettricità è cresciuto dal 78 al 87%. La popolazione mondiale è però in continua crescita e di conseguenza aumenta la richiesta di energia a basso costo.

È necessario quindi ridurre il consumo energetico e migliorare le tecnologie per ottenere energia pulita e impianti efficienti.