Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: il punto al Festival della Famiglia
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'Onu. Di fatto, raccoglie 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. Il programma è partito a inizio 2016 e traccia la strada da percorrere nell'arco dei prossimi 15 anni: i paesi si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
I 17 obiettivi rappresentano impegni comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. Anche l’Italia, con le sue Regioni e le Province autonome, si è impegnata a declinare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nella sua programmazione economica, ambientale, sanitaria e sociale.
In apertura l’intervento di Francesco Zambon, Who - European Office for Investment for Health and Development che ha illustrato la posizione dell’Oms su salute e sviluppo sostenibile. Quindi Andrea Gualtieri, direttore generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) della Repubblica di San Marino ha portato l’esempio di quella che è una delle più antiche Repubbliche del mondo, dove l’assistenza sanitaria è pubblica, anche quella farmaceutica, e si articola in un ospedale e nei Centri per la Salute.
Quindi Maria Rita Cattani, del Servizio provinciale Sviluppo sostenibile e aree protette, ha illustrato il percorso del Trentino, quanto è stato fatto negli anni passati, i passi futuri e le sfide che ci attendono. Qualche notizia positiva, sul fronte dello sviluppo sostenibile, già c’è: “Il Trentino è al primo posto delle classifiche italiane sia per la raccolta differenziata, sia per il trattamento delle acque reflue civili, secondo il recente report Istat. Non sole le istituzioni, tutti siamo chiamati ad impegnarci per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”, sono state le conclusioni di Cattani.
Pirous Fateh-Moghadam dell’Osservatorio per la salute ha quindi portato l’esempio del Piano salute del Trentino 2015 – 2025 e come il Trentino si collochi, nell’applicazione degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030, rispetto alla media nazionale: “Andiamo in generale relativamente meglio rispetto al resto del Paese, però non possiamo abbassare la guardia”, ha commentato Fateh-Moghadam, evidenziando quindi come il Piano per la Salute del Trentino ricomprenda già una buona percentuale dei traguardi dell’Agenda. Gli ambiti in cui c’è maggiore sinergia fra promozione della salute e salvaguardia dell’ambiente, sono la promozione dell’attività fisica attraverso il trasporto attivo (trasporto pubblico, bicicletta e camminare), e la riduzione del consumo degli alimenti animali.
In conclusione Anna Pedrotti, referente provinciale per la salute in età evolutiva - Dipartimento Salute e solidarietà sociale, ha spiegato quali sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 nella prospettiva dei bambini: “In base a un report di Unicef, circa un sesto di dei target riguardano i bambini”, il divario come sempre è tra paesi ricchi e paesi poveri, i primi già in linea con questi obiettivi. Fra le azioni a livello provinciale vi è il progetto per un'alimentazione sana fin dall'infanzia, con l’obiettivo di migliorare salute e benessere dei bambini, futuri adulti.
Riprese, immagini e interviste (a Maria Rita Cattani) a cura dell'Ufficio Stampa