Provincia autonoma di Trento

Il futuro dell'umanità nell'Agenda 2030, dal Festival auspici per forti connessioni europee

In dialogo Enrico Giovannini, presidente ASviS, Michele Lanzinger, direttore MuSe, Mario Tonina, assessore all'ambiente
Il futuro del pianeta non può prescindere da una prospettiva sostenibile e l'auspicio è che nelle agende della politica italiana ed europea questo tema sia sempre più presente affinché le decisioni possano confluire in sinergie operative ed efficaci. Anche di questo si è parlato al Festival dell'Economia, al MuSe, con il presidente di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Enrico Giovannini, il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina e il direttore del MuSe, Michele Lanziger. Giovannini ha annunciato che a breve, a Palazzo Chigi, sarà istituita la cabina di regia sullo sviluppo sostenibile, ha lodato il Trentino per essere il I° territorio italiano ad aver già aperto e promosso un sito dedicato a cui sta lavorando il team Trentino Agenda 2030


https://agenda2030.provincia.tn.it/ è l'indirizzo del sito della Provincia autonoma di Trento che terrà sempre aggiornati sugli obiettivi (locali, ma con la prospettiva sui nazionali e internazionali) di quanto stabilito dall'ONU il 25 settembre 2015 durante il Sustainable Development Summit, e che va sotto il nome Agenda 2030. Sappiamo che quell'Agenda propone all’umanità la sfida degli SDG (Sustainable Development Goals – Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), cioè 17 traguardi che indicano quali ambiti tenere in considerazione per procedere verso un futuro sostenibile. Ogni nazione del mondo è chiamata a modellare su questa agenda la propria strategia nazionale, lo sta facendo l'Italia attraverso le tantissime iniziative dell'ASviS  http://asvis.it/ (fino al 16 giugno è in corso il Festival dello Sviluppo sostenibile in tutta Italia), lo sta facendo il Trentino che come ha ribadito il vicepresidente Mario Tonina "è fortemente impegnato su queste tematiche e sta continuando un percorso già avviato negli anni scorsi. Dimostrare attenzione nei confronti della sostenibilità per garantire una crescita responsabile riconosce alla nostra Autonomia speciale di saper guardare al futuro, cercando di soddisfare i bisogni del presente ma, garantendo, il futuro". Lo stanno facendo, in tutta Italia, Regioni e Province autonome che sono "coinvolte nel disegnare un programma locale aderente al contesto globale". 
l presidente di ASvisS Giovannini, ha cominciato il suo proponendo ai presenti (molti giovani) di "chiudere gli occhi per 30 secondi e di pensare alle tre cose che vorreste augurare alle persone a cui volete bene, per la loro vita". Dopo il silenzio di 30/40 secondi, Enrico Giovannini, ha sottolineato "Se avete pensato 'essere ogni giorno più ricchi del giorno precedente', allora il Pil è la vostra misura, questo è esattamente ciò che abbiamo fatto negli ultimi 70 anni, auguri. Se invece avete pensato 'una buona salute, un buon lavoro, bei rapporti interpersonali', allora capite perchè il mondo ha commesso un errore drammatico negli ultimi 70 cioè l'idea che sviluppo economico quantitativo sarebbe stato uguale a felicità e benessere per tutti e, indubbiamente oggi siamo al massimo storico, nel mondo, di reddito, di salute, di educazione, di benessere complessivo. Se andiamo a guardare le medie, i dati aggregati e gli ultimi 15/20 anni sono stati anni di sviluppo straordinario. Miliardi di persone sono stati salvati dalla morte per fame, hanno avuto accesso all'educazione, ai servizi sanitari etc. etc.. Siamo esattamente sulle curve che nel 1972, il 'Club di Roma', avevano previsto in un famoso rapporto 'Limiti alla crescita'. Si diceva che in un mondo finito ci sarà un limite ad una crescita quantitativa infinita. Quelle previsioni ci dicevano che intorno al 2030 saremmo arrivati ad 8 miliardi di persone nel mondo, a quel punto il mondo sarebbe collassato e saremmo tornati a 6 miliardi verso la fine di questo secolo con un'estinzione quasi di massa (che sarebbe stata la prima). Quegli scienziati per 40 anni sono stati considerati un po' pazzi e iettatori. Ma il il 25 settembre 2015, nell'Assemblea delle Nazioni Uniti, è stato detto che quello è lo scenario più probabile e dunque abbiamo bisogno di cambiare il nostro modello di sviluppo e l'Agenda 2030 è esattamente questo". 
Il presidente Giovannini ha fatto riferimento al verbo immaginare proprio per tentare di costruire un futuro sostenibili ed ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030 http://asvis.it/goal-e-target-obiettivi-e-traguardi-per-il-2030/#
Ha poi ricordato come, "finalmente dopo tre anni dalla richiesta, a brevissimo sarà istituita a Palazzo Chigi la cabina di regia per coordinare il lavoro di tutti i territori italiani" e ha ricordato che "la prima proposta di ASviS è stata quella di introdurre nella nostra Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile come hanno già fatto la Francia, la Svizzera, la Norvegia e il Belgio. Pensate a quante leggi sarebbero state dichiarate incostituzionali se questo principio fosse stato scritto nella Costituzione". Cogliendo l'auspicio del vicepresidente e assessore all'ambiente Mario Tonina e cioè quello che "la politica deve creare i presupposti per le azioni di sviluppo sostenibile. Attraverso un'azione, locale e nazionale, si devono trovare le connessioni europee, cogliendo le istanze dei giovani che attraverso Greta Thumberg hanno voluto sottolineare", il presidente Giovannini ha rilanciato la proposta fatta il 21 maggio scorso e cioè "che la nuova Commissione europea abbia cinque vicepresidenti e che quattro si occupino di, transizione economica, coesione sociale, qualità dell'ambiente, qualità della governance. Questo sarebbe una rivoluzione assoluta, perché i commissari non sarebbero più responsabili delle politiche ma dei risultati".

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