Sviluppo sostenibile: la marcia del Trentino verso "Agenda 2030"
Oltre agli aspetti ambientali in tutte le sue sfaccettature (energia, tutela dell’aria e dell’acqua, paesaggio, biodiversità, messa in sicurezza del territorio), Agenda 2030 e conseguentemente la Strategia Provinciale in corso di definizione, toccano direttamente e trasversalmente molte altre politiche, tra le quali, per esempio, la sanità e la previdenza sociale, l’istruzione e l’occupazione, la mobilità e la vivibilità delle città, lo sviluppo economico e l’innovazione (nei settori dell’industria e dell’artigianato, dell’agricoltura e del turismo), fino alle politiche di genere e di inclusione sociale.
“In un recente rapporto dell’Istat su Agenda 2030 – spiega l’assessore Tonina – il Trentino emerge come un’assoluta eccellenza in Italia. Tuttavia, le sfide globali dall’Agenda 2030 sono tali che anche la nostra Provincia non può sottrarsi a un percorso di ulteriore miglioramento. Il compito che ci aspetta, dunque, è tutt’altro che banale. Il principale terreno su cui giocare questa sfida è quello culturale, per fare in modo che tutti i settori della nostra società siano pronti a cogliere i segnali del cambiamento e a svolgere il proprio ruolo in un percorso di sviluppo orientato al futuro.”
La Provincia autonoma di Trento ha stabilito che la governance politica responsabile della strategia sia garantita da una cabina di regia di cui fanno parte tutti gli Assessori provinciali coinvolti e coordinata dall’Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina, mentre il coordinamento tecnico è posto in capo al Dipartimento territorio, ambiente, energia e cooperazione ed in particolare all’UMST Strategia sviluppo sostenibile 2030 diretta da Claudio Ferrari.
Un Tavolo di lavoro interdipartimentale, costituito da tutte le strutture di primo livello, garantirà la trasversalità e la condivisione delle tematiche, mentre ai fini di un supporto tecnico-scientifico alla definizione della Strategia stessa la Provincia ha coinvolto il Dipartimento Sociologia e ricerca sociale dell’Università degli Studi di Trento, i centri di ricerca FEM e FBK ed il MUSE, che svilupperà uno specifico programma di comunicazione e di informazione verso i giovani e la cittadinanza.
Anche le proposte emerse dagli Stati generali della Montagna entreranno nella predisposizione della Strategia provinciale per lo Sviluppo sostenibile, mentre la rete partecipativa messa in campo in occasione degli stessi SGM sarà utilizzata per il Forum provinciale per lo Sviluppo sostenibile.
Gli obiettivi dell’Agenda 2030 e della Strategia Nazionale sono stati infine posti a confronto con le vocazioni, gli obiettivi e le singole strategie della proposta di Programma di Sviluppo Provinciale, che ha conseguentemente integrato i propri contenuti rimarcando la centralità della sostenibilità sia in termini ambientali, che sociali ed economici.