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Il Global Compact Network Italia propone un modello di approccio alle imprese per affrontare Covid-19

Il Global Compact delle Nazioni Unite opera in Italia attraverso il  Global Compact Network Italia (GCNI), organizzazione che opera, anzitutto, per promuovere l’UN Global Compact ed i suoi 10 Principi al livello nazionale, attraverso il dialogo istituzionale, la produzione di conoscenza e la diffusione di buone pratiche.

A tal fine, il Global Compact richiede alle aziende e alle organizzazioni che vi aderiscono, di condividere, sostenere e applicare nella propria sfera di influenza un insieme di principi fondamentali, relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Inoltre, è impegnato nel supporto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030, adottati il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU.

Ad oggi, aderiscono al Network più di 60 soggetti business e non-business (fondazioni private, associazioni d’impresa, università, ecc.)

Ecco che il Global Compact invita i leader aziendali di tutto il mondo a unirsi per sostenere i lavoratori, le comunità e le aziende colpite dalla pandemia COVID-19 con un piano internazionale coordinato, che coinvolga il settore privato nel sostenere le persone e le aziende interessate e limiti ulteriori perturbazioni dell'economia e faciliti la continuità del business per una rapida ripresa.

I Dieci Principi del Global Compact per le aziende possono essere fonte di ispirazione nel rispondere alla crisi e all’incertezza di questo tempo e anche un importante guida, insieme agli SDGs, per pensare al “dopo” nel continuare a lavorare insieme – ora più di prima – nel realizzare una nuova economia ed una nuova società. Entrambe, più resilienti, sane, eque e capaci di vivere in equilibrio con la natura.

Ad inizio Aprile il Global Compact Network Italia propone una serie di Azioni in merito a ciascuno dei suoi 10 principi: QUI

Successivamente, raccoglie e sviluppa ulteriormente un modello di approccio alla crisi in cui presenta questi punti cardine:

  • LEADERSHIP FORTE E FLESSIBILE, dedicato i leader aziendali che agiscano velocizzando i processi decisionali rispetto al passato, applicando una logica “più tattica e meno pianificata”.
  • BENESSERE DEI LAVORATORI, per considerare in modo ancora più prioritario il benessere fisico e psichico di tutte le persone coinvolte nei processi produttivi ai vari livelli.
  • ATTENZIONE DI GENERE, il posto di lavoro delle donne va tutelato soprattutto nei casi in cui si riscontrino situazioni di necessità specifiche, attraverso misure di flessibilità straordinarie che consentano alle lavoratrici di supplire ad un sistema di welfare “in sovraccarico” o “sospeso”.
  • INNOVAZIONE ADATTIVA, le aziende hanno l’opportunità di ripensare il proprio business in termini di conversione innovativa di produzione e di servizio e può inoltre essere una leva importante per la "business continuity" e per la competitività.
  • INCLUSIONE E VALORIZZAZIONE DEI GIOVANI, l'ascolto di voci nuove, portatrici di proposte innovative. È il momento della “fiducia” verso le persone giovani che sono fortemente attratte ed ispirate da principi etici, e del loro coinvolgimento attivo nei progetti e nelle attività organizzativi.
  • COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER, la necessaria velocizzazione dei processi decisionali, non deve avvenire a discapito dell’inclusione del punto di vista delle parti interessate dai processi produttivi. La mappa degli stakeholder aziendali potrebbe aver subito delle variazioni, così come potrebbero essere mutati i bisogni e i loro interessi specifici.
  • GESTIONE ETICA DEI FORNITORI, in una fase di emergenza, occorre rafforzare la “logica di filiera”. Ciascun elemento della catena produttiva, è invitato ad agire mantenendo senso di responsabilità ed attenzione rispetto a tutti altri elementi che la compongono.
  • COMUNICAZIONE RESPONSABILE, i tempi della comunicazione in fase di crisi sono necessariamente più stringenti e veloci. È molto importante, però, diffondere sia all’interno che all’esterno informazioni sullo stato di emergenza attendibili e di cui siano state verificate le fonti.
  • PAESI DEL SUD DEL MONDO, nei quali spesso risiedono i "supplier" di grandi aziende multinazionali, hanno sistemi sanitari fragili e di sovente non gratuiti e quindi, sarebbe importante valutare supporti assicurativi per le aziende fornitrici in aree critiche e supporti protettivi straordinari per i loro lavoratori. Collaborazioni coi i Governi e le istituzioni locali per agevolare le procedure di sicurezza, sono altrettanto importanti.

Per un approfondimento, è possibile accedere a questa pagina: QUI