Provincia autonoma di Trento
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L'impatto dell’emergenza Coronavirus sulle dimensioni dello sviluppo sostenibile. Un'analisi di ASviS

l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha realizzato una prima analisi dell’effetto della crisi derivante dalla pandemia sulle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e ha elaborato, insieme al Forum Disuguaglianze e Diversità , una proposta per migliorare gli strumenti di welfare e proteggere le fasce di popolazione meno tutelate, adottando il motto dell’Agenda 2030 “Nessuno resti indietro”.

L’ASviS ha eseguito una serie di analisi per contribuire a prevedere come la pandemia causata dal Covid-19 cambierà il nostro mondo, i nostri valori, le nostre preferenze e le scelte, individuali e collettive.

L’ASviS ha effettuato una valutazione qualitativa della crisi sull’andamento prevedibile degli oltre 100 indicatori elementari utilizzati per elaborare gli indici compositi per i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), pubblicati regolarmente dall’Alleanza e aggiornati al 2018 a febbraio scorso. La valutazione si concentra sugli effetti a breve termine della crisi (cioè nel corso del 2020), supponendo l’eliminazione delle attuali restrizioni alla mobilità delle persone e allo svolgimento delle attività economiche entro il mese di giugno. 

  • L'impatto atteso è largamente negativo per i GOAL 1 (povertà), GOAL 4 (educazione), GOAL 8 (condizione economica e occupazionale), GOAL 9 (innovazione), GOAL 10 (disuguaglianze);
  • ci si può aspettare un andamento moderatamente positivo per i GOAL 7 (sistema energetico), GOAL 13 (lotta al cambiamento climatico) e GOAL 16 (qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide);
  • l’impatto dovrebbe essere sostanzialmente nullo nel 2020 per i GOAL 6 (acqua e strutture igienico-sanitarie), GOAL 11 (condizioni delle città), GOAL 14 (condizioni degli ecosistemi marini) e GOAL 17 (cooperazione internazionale);
  • mentre per i rimanenti cinque GOAL l’impatto non è valutabile (NV): in alcuni casi, infatti, non è stato possibile immaginare una relazione chiara tra crisi e indicatore, mentre in altri casi miglioramenti e peggioramenti tendono a compensarsi.

Proprio per mostrare l’utilità di tale approccio anche in una situazione come l’attuale, l’ASviS ha esaminato il Decreto legge “Cura Italia” e per ogni articolo ha identificato gli Obiettivi maggiormente impattati.

Dall’ analisi  emerge che le norme del Decreto riguardano soprattutto:

  • il GOAL 3 (Salute e benessere), per le numerose misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale;
  • GOAL 8 e GOAL 9; i GOAL 1 e GOAL 10, a causa dei provvedimenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese;
  • infine, il GOAL 16 viene influenzato dagli interventi sulle pubbliche amministrazioni, la continuità del servizio postale, le forze dell’ordine, la gestione della giustizia e il funzionamento degli istituti penitenziari.

Per ogni articolo dello stesso decreto, l'Alleanza, basandosi sul paper elaborato dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea “ Building a scientific narrative towards a more resilient EU Society ”, ha assegnato i provvedimenti basandosi sulle cinque dimensioni individuate dalla ricerca: politiche che prevengono, preparano, proteggono, promuovono e trasformano. Nel caso del Decreto “Cura Italia”, gran parte degli articoli possono essere ricondotti a misure di “Protezione”: si tratta infatti di provvedimenti con effetti limitati nel tempo per fronteggiare l’emergenza. Alcuni di questi (per esempio, didattica a distanza o lavoro agile) andrebbero poi resi continuativi per fronteggiare shock futuri e avviare un cambiamento nel senso della “resilienza trasformativa”, cioè di una reazione alla crisi che non faccia semplicemente tornare a dove eravamo qualche settimana fa, ma che cambi in meglio l’Italia, nell’ottica dello sviluppo sostenibile.