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La legge di Bilancio 2020 è più attenta allo sviluppo sostenibile, l'analisi di ASviS

Mercoledì 26 Febbraio 2020 si è tenuto a porte chiuse la presentazione della Legge di Bilancio 2020 che secondo ASviS è in generale più attenta allo sviluppo sostenibile, coerentemente con l’Agenda 2030 e politiche europee, ma si è ancora lontani dai Target, anche quelli in scadenza quest’anno.

Il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini: “Rispetto allo scorso anno, la Legge di Bilancio 2020 mostra un evidente cambio di impostazione a favore dello sviluppo sostenibile, coerentemente con le politiche europee. Riprende molte proposte dell’ASviS, ma per alcuni settori cruciali, come educazione, occupazione giovanile, tutela della biodiversità, i provvedimenti sono insufficienti per contenuti e risorse assegnate”

Gli italiani e l’Agenda 2030

Nell’ultimo anno si è registrata una forte crescita dell’attenzione ai temi dell’Agenda 2030. Secondo la rilevazione annuale condotta per la Fondazione Unipolis, la quota di popolazione che afferma di conoscere l’Agenda 2030 è pari al 28,2%, con un aumento di circa sette punti nell’ultimo anno. Parallelamente, una rilevazione condotta da Eumetra a fine 2019 segnala che, in termini di urgenza dei provvedimenti riguardanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, gli intervistati mettono in cima alla relativa classifica l’acqua pulita (Obiettivo 6), la buona salute (Obiettivo 3), le azioni per il clima (Obiettivo 13) e l’energia rinnovabile (Obiettivo 7), mentre attribuiscono meno urgenza agli interventi sugli Obiettivi relativi all’uguaglianza di genere (Obiettivo 5), alla riduzione delle disuguaglianze (Obiettivo 10) e all’innovazione, alle imprese e alle infrastrutture (Obiettivo 9).

L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile

Il Rapporto dell’ASviS offre un aggiornamento al 2018 degli indicatori compositi che descrivono l’andamento del Paese verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs nell’acronimo inglese).

Tra il 2017 e il 2018, l’Italia ha mostrato:

  • un significativo miglioramento per sei Obiettivi: povertà; alimentazione e agricoltura sostenibile; sistema energetico; innovazione; modelli sostenibili di produzione e di consumo; qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide;
  • un leggero avanzamento per altri cinque Obiettivi: salute; disuguaglianze; condizioni delle città; lotta al cambiamento climatico; condizioni degli ecosistemi marini;
  • un lieve peggioramento per due Obiettivi: educazione; condizione economica e occupazionale;
  • un significativo peggioramento per quattro Obiettivi: uguaglianza di genere; acqua e strutture igienico-sanitarie; condizioni degli ecosistemi terrestri; cooperazione internazionale.

Rispetto al 2010, invece, la situazione appare:

  • in miglioramento per dieci Obiettivi: alimentazione e agricoltura sostenibile, salute, educazione, uguaglianza di genere, sistema energetico, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, lotta al cambiamento climatico, qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide e cooperazione internazionale;
  • in peggioramento per i rimanenti sette: povertà, acqua e strutture igienico-sanitarie, condizione economica e occupazionale, disuguaglianze, condizioni delle città, condizioni degli ecosistemi marini e condizioni degli ecosistemi terrestri).

Per una lettura più approfondita si rimanda al documento integrale scaricabile dal sito dell’ASviS: www.asvis.it