Provincia autonoma di Trento
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Lettera aperta dalla RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile in vista del post Covid-19

La RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile è promossa dalla CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane da luglio 2015. Rappresenta la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli Atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Le principali finalità della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile sono:

  • diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità, sia all’interno che all’esterno degli Atenei, mettendo in comune competenze ed esperienze, in modo da incrementare gli impatti positivi delle azioni messe in atto dalle singole Università;
  • promuovere gli SDGs - Sustainable Development Goals e contribuire al loro raggiungimento;
  • rafforzare la riconoscibilità e il valore dell’esperienza italiana a livello internazionale.

La RUS si pone  come modello di buona pratica da estendere anche ad altri settori della P.A., dell’istruzione e del territorio in generale, incentivando lo sviluppo di collaborazioni tra università e città, diffondendo innovazione sociale sul territorio e fornendo stimoli culturali per l’intero sistema paese.

Per queste sue finalità, la RUS ha deciso di scrivere una lettera aperta portando all'attenzione cinque proposte che grazie all’esperienza maturata dalle Università, in questo periodo di difficoltà e di emergenza, possa rappresentare un bagaglio prezioso, un esempio di laboratorio trasformativo, fondamentale per affrontare le sfide future con sguardo positivo e costruttivo, in linea con gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030:

  1. diventare un Think tank per la resilienza del Paese, un organismo indipendente che sia di supporto alla politica e agli amministratori nella definizione di interventi e di azioni locali e regionali a sostegno della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030;
  2. collaborare ai tavoli di lavoro nazionali, attraverso l’attività dei propri Gruppi di Lavoro (Cambiamenti Climatici, Cibo, Educazione, Energia, Inclusione e Giustizia Sociale, Mobilità, Rifiuti);
  3. dar vita ad “unità locali di resilienza" e trasformazione a partire dalle quali le Università potranno fornire il supporto tecnico-scientifico e culturale necessario;
  4. contribuire alla creazione di spin-off accademici o/e all’istituzione di corsi di studi avanzati;
  5. contribuire alla costruzione di un laboratorio a rete per offrire servizi integrati di qualificazione di nuovi prodotti/processi a supporto della fase di post-COVID-19.

Per scaricare la lettera completa, è possibile farlo QUI .