Provincia autonoma di Trento

ASTRO - Associazione Troticoltori Trentini

GOAL 14 

Il Goal 14 interessa la conservazione e l’utilizzo in modo durevole degli oceani, dei mari e delle risorse marine per uno sviluppo sostenibile. Alcuni target richiedono di ridurre in modo significativo l'inquinamento marino di tutti i tipi, in particolare quello proveniente dalle attività terrestri, compresi i rifiuti e l'inquinamento delle acque da parte dei nutrienti.

Il Trentino non ha sbocchi sul mare, ma in considerazione dei collegamenti ecosistemici si possono prendere come riferimento per questo obiettivo i fiumi, il loro utilizzo e lo stato in cui poi giungono al mare.

Anno 2023 “Domani ricordati di andare a prendere le 4 trote per la cena, così le cucino come ci ha insegnato lo chef Bruno l’altra sera al corso di cucina locale” “Si certo cara, ho già messo vicino all'uscio di casa il vuoto a rendere del mese scorso per il trasporto, così non lo dimentico”.

Secondo la FAO , si prevede che nei prossimi dieci anni la crescita della popolazione umana determinerà l'aumento del consumo di pesce di circa l'1,2% all'anno: entro il 2030 la produzione di pesce e prodotti ittici dovrebbe superare i 200 milioni di tonnellate. Considerando che la produzione mondiale di pesca di cattura si è stabilizzata a circa 90-95 milioni di tonnellate all'anno e che circa un terzo delle risorse ittiche è esposto a sovrasfruttamento, devono essere adottate misure per ridurre lo stress cui gli stock marini sono sottoposti utilizzando altri metodi, come l’acquacoltura. 
Affinché l'acquacoltura risulti efficace, è importante tenerne in considerazione gli impatti ambientali e sociali, come per esempio la dipendenza dalla pesca per la produzione di mangimi e la produzione di reflui inquinanti.

Per raggiungere questo scopo, ecco che sono stati ideati alcuni marchi sostenibili, sia per i prodotti di mare che per quelli di acqua dolce. Uno di questi è Friend of the Sea , un’iniziativa no-profit gestita da un’associazione senza scopo di lucro con sede in Italia che ora è uno dei principali schemi di certificazione di prodotti ittici d’origine sostenibile, sia per la pesca sia per prodotti dell’acquacoltura.
Friend of the Sea ha sviluppato un apposito schema di certificazione per l’acquacoltura a garanzia di un allevamento responsabile di pesci e crostacei che deve seguire un disciplinare annualmente sottoposto a verifica da un ente esterno. Tra i principi più importanti su cui si basa la certificazione, ci sono il rispetto dei parametri delle acque reflue, il divieto dell’utilizzo di agenti anti-vegetativi nocivi e ormoni della crescita e la responsabilità sociale.
Solo in Italia oggi Friend of the Sea d’acquacoltura conta 50 aziende certificate. 

In Trentino, la cooperativa dell’Associazione di Troticoltori Trentini ASTRO, nata nel 1988 come stabilimento di lavorazione di trote e salmerini, ha deciso di utilizzare metodi d’allevamento sostenibili per le troticolture e in particolare la trota iridea, il salmerino di fonte e il salmerino alpino sono certificati Friend of the sea dal 2009.
Questo risultato è molto importante dal momento che ad oggi ASTRO detiene 70 impianti produttivi che si estendono su una superficie complessiva in vasche di oltre 38 ettari e occupano oltre 450 addetti. 

Inoltre, per migliorare la qualità del mangime che viene utilizzato, i membri dell'Associazione di Troticoltori Trentini ASTRO hanno deciso di elaborare insieme alla Fondazione Edumnd Mach di San Michele all’Adige (TN) un capitolato specifico per l’alimentazione delle Trote con elementi nutritivi in quantità ben determinate.

Integrare un’attività come la pescicoltura nei nostri territori, ricchi di corsi d’acqua, è un impresa possibile.
Analizzando la tipologia di mangime, la modalità con cui vengono allevati i pesci e facendo attenzione ai reflui che immessi nell'ambiente da questi impianti, è possibile avere a disposizione quasi a km0 del pescato di qualità con un impatto sugli ecosistemi controllato.

 

Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

La quota globale degli stock ittici marini entro livelli biologicamente sostenibili è diminuita dal 90% nel 1974 al 69% nel 2013. Inoltre, circa il 35% delle catture mondiali si spreca a causa della mancanza di attrezzature adeguate.

In Italia, persiste una grave carenza di raccolta dati e di monitoraggio che non permette di mettere a fuoco la gravità della situazione riguardo gli ecosistemi marini.

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